sabato 27 ottobre 2012
I bulli le bambole e la musica sincopata
Fino al domenica 28 settembre, potrete, se vorrete fare un tuffo nel passato in compagnia di tre bravissime, e bellissime, ragazze e di quattro fantastici, ma un po' meno belli, fantastici musicisti.
Se siete dei nostalgici, o se semplicemente ogni tanto amate ascoltare un po' di buona musica dal vivo, allora le Blue Dolls e i Blue Dolls Boyz fanno al caso vostro. Capita, a volte, di sentire gruppi che ripropongono pezzi classici del repertorio swing, spesso con arrangiamenti non troppo azzeccati. In questo caso è diverso. Sembra infatti che, grazie ad una macchina del tempo, sia davvero possibile tornare indietro nel tempo, in un'epoca priva di computer, telefonini e altri artifici elettronici. Le Blue Dolls, trio canoro femminile che muove i primi passi sette anni or sono in quel di Torino, sembrano prelevate da un'epoca passata per essere trasportate ai giorni nostri. Il melodico trio, composto dal potente contralto Flavia Barbacetto, dal bravissimo primo soprano Viviana Dragani e dal secondo soprano Angelica Dettori fantastico trait d'union tra le due, sono sempre bene armonizzate e riescono a rievocare il fascino di canzoni che hanno fatto storia. In un susseguirsi di note si rincorrono pezzi, più e meno noti, a volte riarrangiati, a volte uniti in medley irresistibili. Ma l'amore no, C'è un uomo in mezzo al mar, Maramao perchè sei morto sono solo alcuni dei classici proposti dagli artisti in scena ma trovano posto anche pezzi meno noti quali La gelosia non è più di moda, Ultimissime e Però mi vuole bene, spassosimma canzone del Quartetto Cetra. Lo spettacolo in programma al Teatro Gioiello, infatti, ripercorre idealmente quasi un secolo di musica melodica italiana. Nella prima parte dello Show, l'accento è posto su pezzi tratti dal repertorio del Trio Lescano, gruppo che le Dolls hanno avuto l'onore di doppiare per la fiction Le ragazze dello swing. Proprio per il progetto di Rai Fiction nacquero problemi in quanto, sembra, la produzione non volle riconoscere il ruolo delle belle cantanti, undici pezzi della colonna sonora, all'interno del progetto.
Se nella prima parte, come accennato in precedenza, l'accento è posto sui pezzi delle Lescano, durante il resto dello show gli spettatori assistono ad un percorso guidato che attraversando gli anni cinquanta giunge, con brevi incursioni fuori tempo, fino agli anni ottanta. È interessantissimo notare come, un modo di cantare tipico di un'epoca, nello specifico la polifonia vocale, possa adattarsi a pezzi che non furono creati per essere cantati a più voci. Il merito, in realtà, è tutto delle esecutrici, tecnicamente eccellenti ed in grado di affascinare spettatori di ogni età. Una nota di merito però è d'uopo. Se, infatti, è nota la bravura delle tre bellissime ragazze credo sia importante sottolineare la competenza tecnica dei Blue Dolls Boyz. Le chitarre del maestro Parodi accompagnano tuttii pezzi sostituendo, in alcuni momenti, la voce delle Dolls mentre il contrabbasso del milanese Riccardo Vigore, si incrocia magistralmente sulla linea vocale del contralto creando ritmi capaci di far vibrare corde, raramente toccate, nell'anima del pubblico. La batteria di Luca Rigazio contribuisce, naturalmente, ad aumentare queste vibrazioni e, grazie all'onnipresente maestro Volante e al suo brillante piano, tutto si unisce in un favoloso e piacevolissimo Melange. In buona sostanza, credo abbiate capito che magari le Dolls non saranno per tutti ma, forse, dopo averle ascoltate, voi serete per loro.
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