martedì 24 novembre 2020

Un pugno dato bene

 

    
Copertina: Franco Brambilla

Davide Del Popolo Riolo è riuscito in un'impresa non facile, quella di scrivere un ottimo romanzo steampunk. Lo so, può sembrare un inizio banale il mio ma non capita spesso di trovare un romanzo che unisca feccia e vapore amalgamando il tutto senza scadere nei facili manierismi di genere. La tecnologia, presente ma solo marginalmente, fa da contorno ad una situazione sociale e politica piena di ingiustizie e divisioni sociali mentre i diversi protagonisti si muovono all'interno delle proprie vite. A metà tra il romanzo Dickensiano e Macchine Mortali, "Il pugno dell'uomo" ci racconta come cambia una società quando sopraggiunge un problema che, purtroppo, conosciamo fin troppo bene. Non è semplice, infatti, raccontare una pandemia quando la vivi e, soprattutto, non è facile farlo senza usare luoghi comuni. Uno spaccato di una Città (con la maiuscola perchè "La Città è la Città") che lentamente collassa facendo emergere ciò che di più brutto si nasconde nell'animo umano. Come sempre Del Popolo Riolo dimostra la sua bravura scegliendo una narrazione complicata, che potrebbe far storcere il naso ai più tradizionalisti, anche grazie al supporto dell'editing ineccepibile di Anna Pullia. Come sempre non mi dilungherò, il mestiere dello scrittore spetta a chi ne è davvero capace e, ancora una volta, Davide ha dimostrato di esserlo.

giovedì 9 aprile 2020

#iorestoacasa

Con immenso piacere sono lieto di presentarvi la prima edizione dell'antologia #iorestoacasa, un'iniziativa benefica  che, grazie alla collaborazione di autori di tutta Italia vi farà passare un po' di tempo con i "Racconti della Quarantena"


I proventi saranno interamente devoluti alla Coce Rossa Italiana quindi... Comprate!!!!!!!!!



venerdì 13 marzo 2020

#iorestoascrivere




Per affrontare il periodo di quarantena forzata abbiamo preparato un nuovo contest: un racconto. 6000 battute. La parola "Quarantena".

I vincitori saranno pubblicati in un volume i cui proventi saranno devoluti alla Croce Rossa Italiana




Contest letterario: #iorestoascrivere

Io resto a casa è la frase che più di tutte ci rappresenta in questi giorni. Restare a casa per evitare la diffusione del virus. Restare a casa per non congestionare il servizio sanitario. Restare a casa per i nostri cari. In questo periodo così buio, una proposta di Laura Scaramozzino potrebbe alleviare le lunghe giornate tra le mura domestiche: perché non scrivere dei racconti della quarantena? Come un moderno Decameron ogni autore potrà proporre un racconto di 6000 battute, senza limitazioni relative al genere, unico requisito: l’utilizzo della parola “quarantena.

Gli elaborati dovranno essere inviati, esclusivamente in formato digitale, all’indirizzo
vaporosamente@gmail.com entro e non oltre il 25 marzo. Gli elaborati saranno selezionati dal curatore Roberto Cera, già curatore delle tre antologie “Penny Steampunk” e se necessario saranno leggermente editati, naturalmente previa consultazione degli autori.
Saranno selezionati 20 racconti (se ne arriveranno abbastanza) e i vincitori saranno pubblicati in un volume e i proventi, tolte le spese di stampa, saranno devoluti alla Croce Rossa Italiana.

Tutti i diritti per l’utilizzo delle opere rimarranno ai singoli autori



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