mercoledì 11 aprile 2012

Emilie...

Dopo mesi di latitanza e assenza eccomi finalmente di ritorno.
Non so se l'assenza è stata notata oppure no e in realtà non mi interessa particolarmente. Mi interessa di più raccontarvi un piccolo grande evento a cui ho riassistito. Qualche giorno fa, per una serie di fortunati eventi mi è capitato, insieme alla mia inseparabile compagna, di assistere ad uno dei concerti più particolari che mi è capitato di vedere negli ultimi 30 anni. Il concerto in questione era quello di Emilie Autumn,bravissima pluristrumentista americana, naturalmente accompagnata dalle fantastiche e tremende Bloody Crumpets. Chi non ha mai assistito ad un'esibizione dal vivo dell'eclettico gruppo di artiste difficilmente potrà capire lo stupore che assale il pubblico presente. Come in una gotica fiaba Disneyana ci si ritrova a bocca aperta ad osservare quello che accade, in bilico tra realtà e sogno. Sogno che spesso prende i colori dell'incubo, anche sottolineato dalle grida Galassiane della Regina dei ratti. Dopo aver accompagnato gli astanti nel paese delle meraviglie le victorian girls li proiettano prima su un vascello pirata per poi farli ripiombare nelle angoscianti e tormentate mura di un vecchio manicomio fin de siècle. Il senso del grottesco che caratterizzò gli spettacoli dei primi anni del secolo scorso è ben rappresentato dalle artiste in scena. Se da un lato, infatti, i toni rimangono lugubri e decadenti, dall'altro è possibile scorgere un sottaciuto umorismo di fondo che permea tutta l'esibizione. Umorismo che si fa più evidente durante due siparietti che proiettano gli astanti nelle fumose sale di teatri francesi popolati da personaggi sempre in bilico tra il vaudeville e la pazzia. Naturalmente in questo caleidoscopico susseguirsi di musica luci e colori trova un breve siparietto burlesque della bellissima Miss Veronica che per una manciata di minuti paralizza il pubblico coi suoi banchi ventagli di piume.
Una delle cose che più colpisce, durante tutto lo spettacolo, è la grande capacità tecnica di tutte le artiste presenti che mette in secondo piano la bellezza e la sensualità delle stesse. Con una pioggia di coriandoli sugli astanti il concerto termina, lasciando i Plague Rats felici e un po' amareggiati perchè consci di dover tornare in un mondo che per molt    
i tornerà ad essere in bianco e nero.

















































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