giovedì 22 settembre 2011

Musici errabondi

Oggi vorrei parlarvi, se me lo concedete di un gruppo di musici erranti che, cillaggio dopo villaggio, sta conquistando parte della nostra terra natia. Essi sono i FUTHARK, nome che come tutti sanno rimanda direttamente all'alfabeto magico della tradizione germanica. Se siete fortunati potreste ancora vederli girare per qualche rievocazione storica altrimenti, dovrete immediatamente ripiegare su i loro fantastici album. Fidatevi, rimarrete colpiti dalla potenza she scaturisca da alcuni pezzi, potenza che però non sovrasta mai una vena malinconica che rimanda a tempi passati.
Insomma, visitate il sito e ascoltate i pezzi, solo così potrete darmi ragione.
Per oggi vi lascio segnalandovi un assaggino dei FUTHARK e ricordandovi la loro magica origine con uno dei pezzi più belli della poesia norrena.

http://www.futharkfolk.net/files/tourdion.mp3


ok, le facce non sono il massimo ma sapete com'è, il medioevo, le pestilenze, la malnutrizione....




« Lo so io, fui appeso
al tronco sferzato dal vento
per nove intere notti,
ferito di lancia
e consegnato a Odino,
io stesso a me stesso,
su quell'albero
che nessuno sa
dove dalle radici s'innalzi.

Con pane non mi saziarono
né con corni [mi dissetarono].
Guardai in basso,
feci salire le rune,
chiamandole lo feci,
e caddi di là. »

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