venerdì 16 agosto 2013



Andar per fiere può, spesso, risultare un'esperienza edificante per il corpo e per lo spirito. Almeno, questo se la fiera in questione ha da offrire qualcosa di edificante. È questo il caso della fiera di San Rocco che, ormai da quattordici anni, offre un programma ricco di eventi in quel di Magnano. Anche quest'anno, infatti, la chiusura del ricetto è corrisposta ad un tuffo nel passato di circa novecento anni. Per due giorni il tempo si è fermato facendo riemergere mestieri nascosti e ceffi poco raccomandabili. Giunte da diversi angoli del Piemonte diverse compagnie d'armi si sono date appuntamento per fronteggiarsi in duelli che ricalcano quelli narrati dalle saghe arturiane. I diversi gruppi convenuti, ognuno distinto e caratteristico, hanno mostrato i diversi aspetti di un'epoca troppo spesso incompresa e denigrata. Gli oscuri secoli bui, termine poco felice legato ad una storiografia ormai superata, hanno molto da offrire a chi, impunemente, ha il coraggio di avvicinarvisi. Impunemente perchè spesso essere circondati da tizi vestiti in maniera particolare può farci sentire fuori luogo e può farci fare giudizi avventati ma, è importante sottolineare che, chi ha il coraggio e la voglia di immergersi pienamente in questo mondo, non può che uscirne con qualcosa in più. Come accennato, i diversi gruppi riescono ad approcciarsi all'età di mezzo cogliendone aspetti spesso differenti e contradditori. Se infatti è possibile trovare compagnie che hanno fatto della ricerca storica una missione, d'altro canto non è raro trovare invece gruppi che, a discapito della filologicità preferiscono dare una visione d'insieme ad un mondo, appunto, sconosciuto.


Un piccolo plauso va sicuramente a due delle attrazioni di quest'anno: gli Ascapiss Pipe Band e il Giullare Senza Radici. Ai primi va riconosciuto il merito di aver creato uno spettacolo che, diversamente dal solito, era adatto a tutti. Bambini, ragazze e persone di ogni età hano potuto ascoltare un po' di buona musica intramezzata da una simpatica storia, priva di spargimenti di sangue e uccisioni tipiche del periodo! Per lo giullare il discorso è simile. Simpatico, tecnicamente molto bravo e preparato e, soprattutto, universale. Con un monologo su una delle cose che fa più ridere grandi e piccini, e non vi dirò cos'è, e siparietti in cui veniva coinvolto il pubblico, il buffone di corte è riuscito a scaldare anche i più scettici. Ma Magnano non è solo questo. Tra interessanti mostre, bellissima quella sulla tortura organizzata dall'associazione culturale Tavola di Smeraldo e spettacoli di falconeria, con flaconieri degni dell'Imperatore Federico II, le giornate di fiera sono trascorse, anche quest'anno, all'insegna di un tempo antico che, grazie alla volontà di qualcuno, può rivivere per grandi e piccini.

































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