mercoledì 19 ottobre 2011

Arte Addosso

Cosa accade quando la psicologia abbraccia il design?

Normalmente vi risponderei con termini che non possono essere scritti ma in questo caso è diverso. Il progetto di psico design proposto da una validissima artista torinese, è il giusto compromesso tra arredamento e introspezione. Non ci si trova davanti a opere stucchevoli che lasciano basiti e perplessi in cerca di interpretazioni trascendentali. Le opere in questione vanno sì interpretate, ma con una certa serenità d'animo che spinge a contemplarle. È quindi possibile trovare porte che riflettono una duplice natura, affiancate da pareti che rinunciano al loro status di piatto segmento ornamentale. Ogni oggetto, che normalmente consideriamo banale, può trasformare lo sapzio intorno a noi, se leggermente trasformato, migliorando lo spazio che ci circonda. E non solo.

Naturalmente le artiste in questione, che sabato 15 ottobre hanno inaugurato un'esposizione a Torino intitolata emblematicamente Arte Addosso, non si occupano solo dello spazio. Unendo pittura, scultura e una fantastica serie di accessori, le due artiste in questione sono riuscite a creare degli oggetti unici, in grado di cambiare ogni volta ma soprattutto di cambiarvi ogni volta.




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